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A review by melanto_mori
Diablo by Francisco Gerardo Haghenbeck

3.0

Questa è una di quelle occasioni in cui detesto che goodreads non permetta l'assegnazione dei mezzi numeri: perché questo romanzo, per me, era da 2.5, preciso preciso. Tre è troppo, due è troppo poco.

"El Diablo me obligò" è davvero un'occasione mancata.
Ha una trama interessantissima, delle figure che mi sarebbe piaciuto approfondire e tutto un worldbuilding che questa prima lettura non ha fatto che stuzzicare (a partire dall'origine del Conclave e dalla sua natura). Avrebbe potuto essere l'apripista di una serie di romanzi che avrei divorato.
Il problema è la scrittura.
Valida, se presa da sola (e molto, molto ironica!), confusionaria al massimo se presa nell'insieme del libro. A volte non capivo chi stesse parlando, a volte il punto di vista saltava da uno all'altro personaggio. La struttura del romanzo, inoltre, non aiuta per niente: è tutto un continuo saltare dal presente, a quattro anni prima, poi un anno prima, poi presente, poi cinque anni prima, poi quattro e due mesi, poi ieri, poi oggi... tutto così. Tutto. Senza un vero schema e che non fa che spezzare la narrazione (già difficile di suo da seguire, in certi momenti).
Altra scelta che non ho apprezzato (e che non apprezzo in generale) è quando un capitolo è in terza persona, uno in seconda, uno in prima, poi di nuovo in terza e così via (a meno che non ci sia un valido motivo per farlo e si segua, appunto, uno schema, ma qui di schemi nemmeno l'ombra).

Inoltre: l'edizione italiana è piena di refusi, e hanno portato solo il primo romanzo della serie (che si dovrebbe fermare alla dilogia, poiché purtroppo l'autore è morto lo scorso anno) - e io trovo DETESTABILE quando una casa editrice inizia a tradurre una serie e NON LA CONCLUDE.

Però...
Spoilerle figure dei diableri sono incredibilmente interessanti; la cultura dell'esorcismo, le possessioni dei diavoli, l'idea di usare angeli e demoni come animali da combattimento, l'idea stessa che l'uomo sia un prodotto evolutivo inferiore solo a Dio e che sfrutti queste creature per il proprio tornaconto, il proprio piacere, il proprio intrattenimento e il proprio potere, il fatto che il protagonista fosse un latinoamericano. Il tutto calato nel mondo attuale, rende l'insieme un qualcosa dal potenziale incredibile... che però è finito in una grossa palla di fumo.
Un vero peccato. Un grosso, enorme peccato.


So però che ne è stata tratta una serie tv messicana - dal titolo "Diablero" - e che dovrebbe essere presente su Netflix. Se disponibile anche in Italia, penso che proverò a darle un'occhiata: magari riuscirò a capire meglio, ciò che nel testo ho trovato troppo nebuloso e confuso.