A review by tofucroquette
La civetta cieca-Tre gocce di sangue by Sadegh Hedayat

La stanchezza dei miei padri si era accumulata in me, e allo stesso tempo sentivo nostalgia di quel passato. Come certe bestie d’inverno, avevo bisogno di infilarmi in un buco, per immergermi nella mia oscurità e ritrovarmi in me stesso.

Una lettura travagliata.
L’intera opera è uno specchio dell’animo dell’autore Sadegh Hedayat, ma è anche un riflesso più generale della complessità della vita. Il romanzo si dipana in un susseguirsi di brevi racconti che descrivono in toni onirici sprazzi di vite molto diverse, ma accumunate dal pensiero morboso della morte e ancor più dal pensiero morboso della vita. Un’angoscia esistenziale, un’incapacità di trovare un senso al nostro esistere che fa sentire molti dei protagonisti alienati e del tutto incapaci di essere felici.

Nonostante le poche centinaia di pagine che caratterizzano questa raccolta, ho impiegato mesi a finirla. Si è trattato di un processo faticoso, a tratti doloroso, ma indubbiamente catartico.