Il quarto volume si era concluso con le palpitazioni mentre il quinto va subito dritto al sodo: Koizumi vede il volto dell’Amico e ne rimane sconvolta. Dice che è stato terribile, così spaventoso da non essere umano.
Per fortuna non bisogna aspettare un intero volume per scoprire cos’ha visto perché andando avanti si scopre la verità su Sadakiyo: è stato il migliore amico dell’Amico, ma quella non era vera amicizia, ma una sorta di schiavitù, che lo ha legato fino ad adesso. Ma quando la corda viene tirata troppo, alla fine si spezza, e così è per Sadakiyo, che decide di mettersi contro di lui.

Kanna intanto riesce a portare dalla sua parte alleati potenti come la mafia cinese e thailandese, che coopereranno affinché il Papa non venga assassinato dall’Amico. Però, la domanda resta sempre quella: qual è il vero volto dell’Amico? Koizumi ha visto una fotografia di quando era bambino.

Si pensava che la buffa maschera indossata dall’Amico fosse quella di Sadakiyo, ma in realtà quest’ultimo ne indossava un’altra mentre era sul tetto della scuola per cercare di mettersi in contatto con gli extraterrestri. Inoltre nei flashback precedenti Kenji & Co. sono convinti che l’Amico indossasse proprio la maschera buffa… considerando l’invisibilità di Sadakiyo ai tempi della scuola, forse si capisce perché lo ricordino in maniera errata. Spero e mi auguro che Urasawa non si incasini con questa storia delle maschere.