Take a photo of a barcode or cover
A review by rossettivale
Gods of Mars: A Barsoom Novel by Edgar Rice Burroughs
5.0
un gran passo avanti rispetto al suo predecessore,"dei di Marte" è più coinvolgente, divertente, e la tematica razziale è meno presente,anche se qui,paradossalmente, le razze sono di più. John è meno arrogante, i suoi alleati sono meno piatti, e il nemico principale è molto più cattivo dei due antagonisti dello scorso romanzo. Issus è uno di quei personaggi,che,nel momento in cui compare,non riesci a fare a meno di odiare. La parte del tempio dei Thern è divertente,ma il combattimento nella arena dei primi nati è indubbiamente il più coinvolgente ,l'adrenalina sale vertiginosamente. Dejah,la principessa di Marte, è meno presente che nello scorso libro ma la sua quasi completa mancanza crea spazio per gli aiutanti di John, Xodar e Carthoris in particolare. L'unico difetto che sono riuscito a trovare, sempre considerando che stiamo parlando di un planetary romance e non di un romanzo impegnativo, sono stati le saltuarie situazioni appena accennate e dei personaggi che compaiono troppo poco tempo,specialmente gli uomini pianta che, come le scimmie bianche in "principessa di Marte",sono messi lì per angosciare il lettore una decina di minuti,senza che vengano analizzati e fatti comparire più volte. Il colpo di scena finale ti va venire voglia di sapere cosa sia successo tra le mura di Issus, costringendo il lettore a leggere il terzo e ultimo romanzo della trilogia di John Carter di Marte. Fortunatamente in Italia li vendono tutti e tre insieme.