Take a photo of a barcode or cover
A review by momotan
Cinque settimane in pallone by Jules Verne
3.0
Si tratta del primo libro dei "Viaggi Straordinari" di Verne, precede di dieci anni [b:Il giro del mondo in 80 giorni|24079419|Il giro del mondo in 80 giorni|Jules Verne|https://i.gr-assets.com/images/S/compressed.photo.goodreads.com/books/1419539773l/24079419._SX50_.jpg|73102155] e ne anticipa a grandi linee l'andamento.
Abbiamo un'introduzione più corposa di quanto non si vedrà in seguito, con parecchio spazio dedicato non tanto ai preparativi in sé quanto alle reazioni di chi circonda il dottor Fregusson, spirito ardito che decide di unire le esplorazioni già fatte dell'Africa attraversandola in mongolfiera, collegando quanto scoperto da svariati altri avventurosi esploratori e fornendo un quadro unico della zona relativa alle sorgenti del Nilo.
Abbiamo poi il viaggio, che per larga parte procede senza intoppi trovando solamente in tre occasioni degli inconvenienti. Una volta a causa di un salvataggio, con la conseguente perdita d'acqua proprio prima di affrontare il deserto; poi per colpa di uno stormo di avvoltoi; infine, con la mongolfiera ormai alla fine della propria vita, per la caccia da parte di un gruppo di briganti.
Abbiamo anche la presenza del servitore fidato, leale, intelligente e dotato di abilità fisiche straordinarie, altro elemento che si ripresenterà in futuro.
Però a parte il viaggio d'esplorazione mancano del tutto altre linee di trama, e spesso le spiegazioni riguardanti il territorio sorvolato sono francamente eccessive. Del resto è uno dei suoi primi viaggi, ci sta.
Notevole come avesse individuato nel volo il vero trasporto del futuro per le grosse distanze o per superare territori pericolosi, indicando come unico freno alla cosa l'assenza -dovuta a limiti tecnologici- di un motore in grado di farli procedere nella direzione voluta.
A seguire abbiamo un racconto di una decina d'anni prima, Martino Paz.
Racconto storico ambientato a Lima, durante le continue rivolte e controrivolte che animavano il Perù, diviso tra conquistatori spagnoli, borghesi mulatti e indigeni schiavizzati.
Una storia che unisce la fotografia della Lima di quegli anni allo spirito indomito del protagonista, alla storia d'amore impossibile e condannato, e a un briciolo di mistero. Oltre a un ottimo finale.
Direi di aver apprezzato maggiormente il racconto piuttosto che il Viaggio.
Abbiamo un'introduzione più corposa di quanto non si vedrà in seguito, con parecchio spazio dedicato non tanto ai preparativi in sé quanto alle reazioni di chi circonda il dottor Fregusson, spirito ardito che decide di unire le esplorazioni già fatte dell'Africa attraversandola in mongolfiera, collegando quanto scoperto da svariati altri avventurosi esploratori e fornendo un quadro unico della zona relativa alle sorgenti del Nilo.
Abbiamo poi il viaggio, che per larga parte procede senza intoppi trovando solamente in tre occasioni degli inconvenienti. Una volta a causa di un salvataggio, con la conseguente perdita d'acqua proprio prima di affrontare il deserto; poi per colpa di uno stormo di avvoltoi; infine, con la mongolfiera ormai alla fine della propria vita, per la caccia da parte di un gruppo di briganti.
Abbiamo anche la presenza del servitore fidato, leale, intelligente e dotato di abilità fisiche straordinarie, altro elemento che si ripresenterà in futuro.
Però a parte il viaggio d'esplorazione mancano del tutto altre linee di trama, e spesso le spiegazioni riguardanti il territorio sorvolato sono francamente eccessive. Del resto è uno dei suoi primi viaggi, ci sta.
Notevole come avesse individuato nel volo il vero trasporto del futuro per le grosse distanze o per superare territori pericolosi, indicando come unico freno alla cosa l'assenza -dovuta a limiti tecnologici- di un motore in grado di farli procedere nella direzione voluta.
A seguire abbiamo un racconto di una decina d'anni prima, Martino Paz.
Racconto storico ambientato a Lima, durante le continue rivolte e controrivolte che animavano il Perù, diviso tra conquistatori spagnoli, borghesi mulatti e indigeni schiavizzati.
Una storia che unisce la fotografia della Lima di quegli anni allo spirito indomito del protagonista, alla storia d'amore impossibile e condannato, e a un briciolo di mistero. Oltre a un ottimo finale.
Direi di aver apprezzato maggiormente il racconto piuttosto che il Viaggio.