A review by melanto_mori
In altre parole... omicidio by Josh Lanyon, Raffaella Arnaldi

5.0


Voto: 4,5/5

E sono arrivata anche alla fine dell'ultimo volume. La serie si è conclusa e la cosa mi dispiace, perché l'ho trovata davvero una sorta di "comfort book" per chi, come me, è cresciuto a pane e JessicaFletcher.
Gialli leggeri, non troppo impegnati o impegnativi, con personaggi piacevoli e una scrittura davvero, davvero efficace e divertente. L'ironia della Lanyon è ciò che davvero ho amato di tutti e quattro i libri e che, puntualmente, alla fine degli altri che leggevo mi faceva tornare qui; quasi come fosse l'episodio di una serie tv.
Io, poi, lo so che i crime sono il mio tallone di Achille, il mio genere preferito, quello che, se ho una scelta, finisco per prendere sempre.

Non tutti i volumi sono, secondo me, stati all'altezza del primo, che io reputo il migliore da tanti punti di vista, ma sono serviti per concorrere a tutto lo sviluppo della storia tra Holmes e Moriarity. Una storia che è fatta anche e soprattutto di quotidianità... quando non ci sono morti nel mezzo XD
In quest'ultima avventura, mi è dispiaciuto che la vicenda di Jerry non sia stata sviscerata meglio. Per tutto il libro la sua presenza è perfettamente inquietante e poi alla fine viene liquidata con poco, perché non è il nodo centrale dell'investigazione. Però devo ammettere che le scene d'azione o quelle in cui è presente sono state le mie preferite.
Nei libri successivi al primo, mi sono accorta che i filoni narrativi che più mi interessavano, la Lanyon finiva per scartarli e focalizzarsi su altro, sviando le ipotesi e puntandole su quello che, ogni volta, viene fatto passare per il "meno probabile". Ormai è un circolo rodato e dopo un po' anche sgamato. Stessa cosa per il fatto che ogni volta Holmes debba venire sospettato XD cioè. Eddai. In certi casi è proprio chiarissimo che lui non abbia niente a che fare con quello che gli capita, ma il fatto che "capiti a lui" è sufficiente per renderlo sospetto.
Anche della faccenda di Dicky e David avrei voluto sapere di più, ma anche in questo caso, viene snocciolato tutto in poco e in fretta.

Eppure la serie mi ha saputo intrattenere moltissimo, mi ha divertito e a svolto tutto il suo dovere dall'inizio alla fine.
Certo, l'acrimonia per la Lanyon verso gli autori indipendenti è fastidiosa oltre limiti accettabili (motivo per cui alcuni 4,5 non sono stati arrotondati a 5 con le stelle) - più che altro ridondante, perché ogni volta si batte sempre sullo stesso punto.
E ammetto che avrei voluto sapere di più della carriera di Holmes; in realtà, mi sarebbe piaciuto che finalmente lui si staccasse da Mrs Butterwith e prendesse finalmente il largo con qualcosa di diverso. Forse lo farà, ma a noi non è dato saperlo e io invece ero curiosa.

In definitiva, la consiglio. Consiglio l'intera serie.
E' divertente, è scritta bene, è come guardare la nostra JB Fletcher, ti intrattiene, ti incuriosisce il giusto e alla fine, pur con tutti i suoi piccoli difetti disseminati nei vari libri, ci ritorni. Ci ritorni fino alla fine.