A review by millywonkaaa
Jurassic park by Michael Crichton

adventurous dark informative tense medium-paced
  • Plot- or character-driven? Plot
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? No

3.0

L’eccentrico Hammond decide, grazie all’ingegneria genetica, di riportare il mondo indietro nel tempo restituendogli i dinosauri tramite un geniale processo di estrazione del loro dna da zanzare preistoriche rimaste intrappolate nell’ambra.

la storia ha tutte le caratteristiche per risultare avvincente, ed infatti da questo punto di vista soddisfa le aspettative; donandoci grandi predatori, un intricato parco turistico ed alta tecnologia. sappiamo però fin dall’inizo che questo labile ecosistema creato a tavolino è destinato a crollare.

Durante la lettura troviamo tutte le creature preistoriche clonate dagli scienziati; dall’iconico tirannosauro ai curiosi compy e notiamo subito che non c’è nessun filtro alla violenza.
Ma è quando arrivano i raptor che la sensazione di terrore aumenta notevolmente.
Comunicando abilmente tra loro questi intelligenti predatori cacciano in gruppo, con movimenti studiati al millimetro.
La loro subdola astuzia gli permette inoltre di giocare con noi ad un nascondino da brividi; aprendo porte, respirando e camminando in modo da non essere sentiti. Contribuendo così a creare solo con la loro presenza indimenticabili scenari di tensione e paura.

Nel corso dell’opera notiamo quindi che i ruoli di questo ecosistema si sono ormai invertiti, diventando gli stessi creatori, preda e attrazione dei dinosauri. 

Quello che è invece completamente assente in questo libro è la caratterizzazione dei personaggi:
La dottoressa Ellie Sattler viene inspiegabilmente lasciata indietro per tutto il racconto, per pagine e pagine non sappiamo neanche in quale situazione si trovi, è sempre esclusa tranne che da pochissimi dialoghi nei quali però nessuna sua brillante caratteristica viene risaltata. Poteva diventare un forte personaggio femminile che resta quindi assente in questo libro.
Il dottor Alan Grant nonostante sia il nostro personaggio principale, sul quale si reggono molti degli avvenimenti, si limita a pochi interventi i quali ci raccontano di lui solo cose superficiali, nonostante questo è comunque un personaggio coerente. 
Il matematico Ian Malcom viene invece strumentalizzato esclusivamente per affrontare argomenti come l’ambientalismo, i problemi del pianeta e l’evoluzione capitalistica della scienza; questi argomenti vengono però esposti come dei veri e propri monologhi scollegati dalla narrazione principale, volti non alla storia, ma all’esposizione della mera opione pretenziosa dell’autore. Per questo ogni intervento di questo personaggio risulta fuori luogo, decontestualizzato, irrealistico e difficilmente digeribile.
Anche i personaggi dei bambini sono fortemente stereotipati specialmente quello di Lex.

Oltre a questo ci sono anche molte incongruenze;  fra queste il finale, nel quale i raptor, che possono sentire fino a miglia di distanza una barca avvicinarsi, non percepiscono la presenza di tre adulti ad un metro da loro che parlano, accendano torce e si trovano all’interno della loro caverna nido segretamente custodita.


Mi sono comunque piaciuti alcuni interventi sul rapporto uomo-natura, 
che ci illustrano la nostra costante ambizione di domarla per farci i soldi, brandizzarla e venderla come gadget. Quando in realtà la vita non può essere mai controllata, emergerà sempre selvaggia, al di sopra di noi.
la narrazione è nonostante tutto scorrevole