In questo romanzo storico, ambientato nella Tanzania coloniale, seguiamo le vite di diversi personaggi che si uniscono e si allontanano allo stesso tempo.

Mentre tedeschi, britannici, francesi e belgi fanno della Tanzania (e del continente africano in generale) il loro campo di battaglia offshore, a pagarne le conseguenze sono ovviamente le popolazioni che sono sempre state lì e che si trovano improvvisamente divise da confini immaginari ma molto reali, sia dal punto di vista geografico che interpersonale.

Ho trovato la storia molto interessante dal punto di vista storico, con uno sguardo al passato coloniale della Tanzania.

Tuttavia, come romanzo, ho trovato che mancasse un po' di pathos narrativo: il punto di vista alternativo non è sfruttato al massimo delle sue potenzialità, perché i salti temporali sono troppo veloci e non danno abbastanza tempo a ogni personaggio. Si salta da una storia all'altra e il narratore riempie i vuoti lasciati dai salti temporali troppo frettolosamente.

Nel complesso, penso che potrei leggere altri libri dello stesso autore, poiché trovo che la scrittura sia abbastanza fluida, il che mi fa sperare che questo possa essere un problema di questo libro specifico.