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A review by martinamontenero
La via del bosco by Long Litt Woon
5.0
“Ricominciare a sentire il mondo è stato come svegliarmi da un sonno di cent’anni.Percepire significa esserci. Quando mi sono trovata costretta a usare i sensi in modi nuovi, poco per volta ho smesso di osservare la mia condizione dall’esterno e piano piano ho ripreso in mano la mia vita. Forse è questo il vero nesso tra i miei due viaggi, quello involontario nei labirinti del lutto e quello tutto volontario in quello della micologia.”
La “Via del bosco”, curioso titolo della casa editrice @iperborea , riesce, grazie al resoconto autobiografico dell’autrice, a intercettare il sentiero del lutto che parallelamente a quello dei funghi, conduce il lettore verso una nuova consapevolezza. E’ estremamente interessante apprendere un po’ di più delle misteriose specie fungine, le loro famiglie, i loro sottogruppi, velenosi e non, mangerecci e prelibati, squisiti e dagli aromi talvolta dolci. Vi sono anche delle immagini che rendono più dettagliata, curata e chiara quest’immersione micologica e nulla tolgono invece alle digressioni più introspettive e personali dell’autrice, la quale riesce con destrezza a intrecciare due sentieri apparentemente inconciliabili, eppure salvifici.
Questa lettura ha destato in me molta curiosità e talvolta sorpresa nei confronti di alcune specie fungine peculiari, dai colori inaspettati, forme ambigue e impatto con l’uomo destabilizzante. E’ stata una lettura piacevole in tutte le sue sfaccettature e la consiglio vivamente a tutti.
In ordine:
Laccaria Amethystina
Lepista Nuda
Amanita Muscaria
La “Via del bosco”, curioso titolo della casa editrice @iperborea , riesce, grazie al resoconto autobiografico dell’autrice, a intercettare il sentiero del lutto che parallelamente a quello dei funghi, conduce il lettore verso una nuova consapevolezza. E’ estremamente interessante apprendere un po’ di più delle misteriose specie fungine, le loro famiglie, i loro sottogruppi, velenosi e non, mangerecci e prelibati, squisiti e dagli aromi talvolta dolci. Vi sono anche delle immagini che rendono più dettagliata, curata e chiara quest’immersione micologica e nulla tolgono invece alle digressioni più introspettive e personali dell’autrice, la quale riesce con destrezza a intrecciare due sentieri apparentemente inconciliabili, eppure salvifici.
Questa lettura ha destato in me molta curiosità e talvolta sorpresa nei confronti di alcune specie fungine peculiari, dai colori inaspettati, forme ambigue e impatto con l’uomo destabilizzante. E’ stata una lettura piacevole in tutte le sue sfaccettature e la consiglio vivamente a tutti.
In ordine:
Laccaria Amethystina
Lepista Nuda
Amanita Muscaria