Francamente mi aspettavo di più dalla rilettura di quest'opera, ma rileggerla dopo anni, con io che nel mentre sono cresciuta, ne mette in luce alcuni difetti, tra cui soprattutto tutta la spiegazione finale orale da parte di Silente e la mancanza di conseguenze negative per gli antagonisti dell'opera, che rende il tutto più attenuato.

Mi sarebbe infatti piaciuto vedere serie conseguenze soprattutto per il personaggio della

Umbridge, considerandone la natura e le sue azioni, ma soprattutto a causa del suo abuso di potere. Invece, non viene menzionato all'interno del libro nessun serio provvedimento nei suoi confronti. Ciò riguarda anche la figura del primo ministro e della Gazzetta del Profeta, ma trovo tutto ciò più credibile ed ammissibile.

In più, sempre riguardo il finale, si nota che Harry sta avendo

difficoltà psicologiche legate agli avvenimenti appena conclusi. Mi sarebbe piaciuto vedere anche quest'ultime meglio affrontate, anzi che illustrarne solamente gli effetti sul protagonista.

Un altra cosa che l'autrice persiste ad affrontare senza commenti da parte di figure adulte, o serie conseguenze, è il continuo bullismo che Harry riceve da parte

del professor Piton, già dai volumi precedenti, e poi, in questo, anche dalla Umbridge

.

Il resto dell'opera è abbastanza buono, senza essere però mai fenomenale. 
La cosa meglio riuscita di quest'opera a mio parere è il personaggio della Umbridge e la rappresentazione del suo carattere, tramite il suo modo di agire, seguita poi dalla rappresentazione dell'adolescenza dei tre protagonisti e i problemi che ne conseguono.