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giuls02's reviews
184 reviews
Once Upon a Broken Heart by Stephanie Garber
fast-paced
- Plot- or character-driven? Plot
- Strong character development? It's complicated
- Loveable characters? It's complicated
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? Yes
2.0
Libro elogiato e apprezzato da tutti... tranne che da me. Non so nemmeno da dove iniziare.
L'ho trovato privo di sostanza con una trama confusionaria e scene che succedono senza un filo logico.
I personaggi sono infantili e le decisioni che prendono sono stupide. Continuavo a sbuffare quando parlavano o facevano qualcosa. Soprattutto Evageline. Jacks forse è l'unico che ho apprezzato leggermente di più, ma anche con lui non sono riuscita più di tanto a entrare in sintonia.
L'autrice, poi, secondo il mio gusto, si sofferma troppo su alcune scene descrivendole dettagliatamente e a lungo andare diventa noioso, mentre su altre scene è troppo veloce non facendo capire bene cosa stia succedendo o perchè.
Unica nota positiva è l'ambientazione. Davvero suggestiva e fiabesca. Mi ha ricordato molto i libri e la magia di Caraval.
Pensavo davvero mi potesse piacere: dalla trama sembrava interessante e essendomi piaciuta la trilogia di Caraval pensavo di andare sul sicuro. A quanto pare no.
Ricordo che questa è solo una mia opinione personale e che se vi è piaciuto sono davvero felice per voi!
L'ho trovato privo di sostanza con una trama confusionaria e scene che succedono senza un filo logico.
I personaggi sono infantili e le decisioni che prendono sono stupide. Continuavo a sbuffare quando parlavano o facevano qualcosa. Soprattutto Evageline. Jacks forse è l'unico che ho apprezzato leggermente di più, ma anche con lui non sono riuscita più di tanto a entrare in sintonia.
L'autrice, poi, secondo il mio gusto, si sofferma troppo su alcune scene descrivendole dettagliatamente e a lungo andare diventa noioso, mentre su altre scene è troppo veloce non facendo capire bene cosa stia succedendo o perchè.
Unica nota positiva è l'ambientazione. Davvero suggestiva e fiabesca. Mi ha ricordato molto i libri e la magia di Caraval.
Pensavo davvero mi potesse piacere: dalla trama sembrava interessante e essendomi piaciuta la trilogia di Caraval pensavo di andare sul sicuro. A quanto pare no.
Ricordo che questa è solo una mia opinione personale e che se vi è piaciuto sono davvero felice per voi!
L'enciclopedia delle fate di Emily Wilde by Heather Fawcett
Did not finish book. Stopped at 28%.
Did not finish book. Stopped at 28%.
Mi sa che i cozy fantasy non facciano per me.
In certi punti, quando raccontava del popolo fatato, ero davvero curiosa di andare avanti. Peccato che però nelle altre scene lo trovavo noioso
In certi punti, quando raccontava del popolo fatato, ero davvero curiosa di andare avanti. Peccato che però nelle altre scene lo trovavo noioso
Powerful by Lauren Roberts
emotional
funny
sad
slow-paced
- Plot- or character-driven? Plot
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? Yes
- Flaws of characters a main focus? Yes
5.0
Sono in lacrime
Powerless by Lauren Roberts
adventurous
challenging
dark
emotional
funny
sad
tense
medium-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? Yes
- Flaws of characters a main focus? Yes
5.0
Non so nemmeno da dove cominciare! Questo libro è diventata un'ossessione. Mi è piaciuto tutto! L'ambientazione, i personaggi (soprattutto il protagonista) e i vari temi trattati.
Ci immergiamo nel Regno di Ilya, un mondo diviso in Elite, con poteri magici di ogni tipo, e Ordinari, senza poteri, a causa di una peste misteriosa.
Ha le vibes di Hunger Games e se all'inizio pensavo fosse una cosa negativa e solo uan sua copia, man mano che andavo avanti ho notato che l'autrice è riuscita a scrivere una storia abbastanza originale.
Il mondo creato da Roberts è fantastico. Si sente subito la tensione tra gli Elite e gli Ordinari.
La protagonista, Paedyn, è un'Ordinaria che ti conquista subito. E' indipendente, forte e piena di potenziale nascosto, proprio tutto ciò che gli Elite temono. Il protagonista maschile, Kai, un principe Elite, mostruoso e sanguinario, ma sotto sotto con un cuore d'oro e un sarcasmo che mi ha fatto ridere un sacco.
Anche i personaggi secondari sono ben caratterizzati, ognuno con la sua storia e le sue motivazioni. Ho empatizzato soprattutto con Adena...
La trama è piena di colpi di scena che ti terranno incollato alle pagine fino alla fine. Era una tortura staccarmi da questo libro solo perchè dovevo dormire per non presentarmi a lezione con le occhiaie il giorno dopo 😪
Ma soprattutto la tensione tra i protagonisti! Spettacolare! Loro due mi hanno fatta urlare non so quanto! Ci sono temi come enemies to lovers, who did this to you, coltello alla gola e tanti altri che io adoro.
Dovete assolutamente leggerlo perchè ve ne innamorerete anche voi! Non vedo l'ora esca il secondo!!
Ci immergiamo nel Regno di Ilya, un mondo diviso in Elite, con poteri magici di ogni tipo, e Ordinari, senza poteri, a causa di una peste misteriosa.
Ha le vibes di Hunger Games e se all'inizio pensavo fosse una cosa negativa e solo uan sua copia, man mano che andavo avanti ho notato che l'autrice è riuscita a scrivere una storia abbastanza originale.
Il mondo creato da Roberts è fantastico. Si sente subito la tensione tra gli Elite e gli Ordinari.
La protagonista, Paedyn, è un'Ordinaria che ti conquista subito. E' indipendente, forte e piena di potenziale nascosto, proprio tutto ciò che gli Elite temono. Il protagonista maschile, Kai, un principe Elite, mostruoso e sanguinario, ma sotto sotto con un cuore d'oro e un sarcasmo che mi ha fatto ridere un sacco.
Anche i personaggi secondari sono ben caratterizzati, ognuno con la sua storia e le sue motivazioni. Ho empatizzato soprattutto con Adena...
La trama è piena di colpi di scena che ti terranno incollato alle pagine fino alla fine. Era una tortura staccarmi da questo libro solo perchè dovevo dormire per non presentarmi a lezione con le occhiaie il giorno dopo 😪
Ma soprattutto la tensione tra i protagonisti! Spettacolare! Loro due mi hanno fatta urlare non so quanto! Ci sono temi come enemies to lovers, who did this to you, coltello alla gola e tanti altri che io adoro.
Dovete assolutamente leggerlo perchè ve ne innamorerete anche voi! Non vedo l'ora esca il secondo!!
L'impero di oro by S.A. Chakraborty
adventurous
dark
emotional
hopeful
mysterious
sad
tense
medium-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? Yes
- Flaws of characters a main focus? Yes
4.5
Il libro rappresenta un finale epico e commovente per la trilogia Daevabad. Confermando le aspettative create dai due volumi precedenti, questo romanzo intreccia azione, magia e relazioni intricate, tenendo il lettore incollato alle pagine fino all'ultima riga.
Daevabad è caduta, la sua magia dispersa e la sua gente oppressa. Nahri, Ali e Dara si ritrovano divisi. Dovranno escogitare il modo di riunirsi, superare i traumi del passato e scoprire cosa è meglio fare per la loro città e la loro gente.
I personaggi sono complessi e ben sfaccettati. Nahri, Ali e Dahra sono alle prese con dubbi, paure e scelte difficili che li costringono a confrontarsi con i propri demoni interiori e a mettere in discussione le loro convinzioni. La loro crescita personale, che dura per tutti e tre i libri, è uno degli aspetti più coinvolgenti del romanzo.
Le vicende de "L'Impero di Oro" sono ricche di azione e colpi di scena, che tengono il lettore con il fiato sospeso fino alla fine. Chakraborty è bravissima a creare un'atmosfera elettrizzante che cattura l'immaginazione.
Il finale è emozionante e si chiudono tutte le trame aperte in modo coerente.
L'unica nota negativa che non mi ha fatto dare 5 stelle piene è il ritmo della narrazione che, soprattutto all'inizio, è un pò lento.
In conclusione, "L'Impero di Oro" è un romanzo fantasy di altissimo livello che conclude una trilogia maestosa come la trilogia di Daevabad. Chakraborty è una scrittrice eccezionale con un'immaginazione immane.
Consigliato a tutti gli amanti del fantasy che cercano una lettura coinvolgente e appassionante, con un worldbuilding ben delineato e personaggi tridimensionali e ben caratterizzati.
Daevabad è caduta, la sua magia dispersa e la sua gente oppressa. Nahri, Ali e Dara si ritrovano divisi. Dovranno escogitare il modo di riunirsi, superare i traumi del passato e scoprire cosa è meglio fare per la loro città e la loro gente.
I personaggi sono complessi e ben sfaccettati. Nahri, Ali e Dahra sono alle prese con dubbi, paure e scelte difficili che li costringono a confrontarsi con i propri demoni interiori e a mettere in discussione le loro convinzioni. La loro crescita personale, che dura per tutti e tre i libri, è uno degli aspetti più coinvolgenti del romanzo.
Le vicende de "L'Impero di Oro" sono ricche di azione e colpi di scena, che tengono il lettore con il fiato sospeso fino alla fine. Chakraborty è bravissima a creare un'atmosfera elettrizzante che cattura l'immaginazione.
Il finale è emozionante e si chiudono tutte le trame aperte in modo coerente.
L'unica nota negativa che non mi ha fatto dare 5 stelle piene è il ritmo della narrazione che, soprattutto all'inizio, è un pò lento.
In conclusione, "L'Impero di Oro" è un romanzo fantasy di altissimo livello che conclude una trilogia maestosa come la trilogia di Daevabad. Chakraborty è una scrittrice eccezionale con un'immaginazione immane.
Consigliato a tutti gli amanti del fantasy che cercano una lettura coinvolgente e appassionante, con un worldbuilding ben delineato e personaggi tridimensionali e ben caratterizzati.
Il Regno di Rame by S.A. Chakraborty
adventurous
emotional
mysterious
sad
tense
medium-paced
- Plot- or character-driven? A mix
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? Yes
- Flaws of characters a main focus? Yes
4.0
Nel secondo capitolo della trilogia di Daevabad, S. A. Chakraborty ci riporta nella caotica e affascinante Città di Ottone. Nahri, Ali e Dara si trovano ad affrontare nuove sfide e a prendere decisioni difficili che potrebbero mettere a repentaglio il futuro del regno.
La storia è ricca di colpi di scena e di momenti di tensione che tengono il lettore incollato alle pagine. Chakraborty è abile nel creare suspense e nel mantenere l'interesse del lettore fino all'ultima riga.
Nahri, Ali e Dara continuano ad evolversi in questo secondo libro. Vengono messi alla prova in modi nuovi e inaspettati e dovranno fare i conti anche con loro stessi e con chi vogliono essere.
Rispetto al primo libro, "Il Regno di Rame" ha un ritmo leggermente più lento. Nonostante potrebbe annoiare in certi punti alcuni lettori, permette di approfondire la psicologia dei personaggi e di esplorare con maggiore dettaglio il mondo di Daevabad.
Come nel primo libro, sono rimasta ancora confusa con i nomi delle varie tribù, ma almeno alla fine c'è un glossario che spiega i vari termini.
Nonostante alcuni difetti, "Il Regno di Rame" è un buon libro che porta avanti la storia in attesa dello sviluppo finale. La storia è avvincente, i personaggi sono complessi e il mondo magico è affascinante. Poi con un finale del genere si deve avere subito avere a portata di mano anche il terzo!
Se amate il fantasy ricco di azione, intrighi e magia, continuate questa saga e non rimarrete delusi!
La storia è ricca di colpi di scena e di momenti di tensione che tengono il lettore incollato alle pagine. Chakraborty è abile nel creare suspense e nel mantenere l'interesse del lettore fino all'ultima riga.
Nahri, Ali e Dara continuano ad evolversi in questo secondo libro. Vengono messi alla prova in modi nuovi e inaspettati e dovranno fare i conti anche con loro stessi e con chi vogliono essere.
Rispetto al primo libro, "Il Regno di Rame" ha un ritmo leggermente più lento. Nonostante potrebbe annoiare in certi punti alcuni lettori, permette di approfondire la psicologia dei personaggi e di esplorare con maggiore dettaglio il mondo di Daevabad.
Come nel primo libro, sono rimasta ancora confusa con i nomi delle varie tribù, ma almeno alla fine c'è un glossario che spiega i vari termini.
Nonostante alcuni difetti, "Il Regno di Rame" è un buon libro che porta avanti la storia in attesa dello sviluppo finale. La storia è avvincente, i personaggi sono complessi e il mondo magico è affascinante. Poi con un finale del genere si deve avere subito avere a portata di mano anche il terzo!
Se amate il fantasy ricco di azione, intrighi e magia, continuate questa saga e non rimarrete delusi!
La città di ottone by S.A. Chakraborty
adventurous
emotional
mysterious
sad
tense
medium-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? Yes
- Flaws of characters a main focus? Yes
4.5
Mi sono immersa a capofitto ne "La Città di Ottone" lasciandomi trasportare in un mondo ricco di magia, intrighi e personaggi affascinanti.
Nahri, la protagonista, è una ragazza che cerca di sopravvivere al Cairo, ma la sua vita prende una svolta inaspetata quando incontra Dara, un misterioso jinn. Insieme si avventurano nella leggendaria Città di Ottone, dove Nahri scopre di possedere poteri straordinari e di essere legata indissolubilmente a questa misteriosa città.
Chakraborty ha creato un mondo incredibilmente dettagliato, ispirato a culture e mitologie mediorientali. La Città di Ottone è un luogo vibrante e pericoloso, pieno di segreti e misteri. Certe descrizioni erano talmente dettagliate che mi sembrava di essere lì con Nahri nel mercato affollato pieno dell'odore delle spezie e con il calore del sole sulla pelle.
La magia è un elemento fondamentale della storia e Chakraborty la descrive con dovizia di particolari, creando un'atmosfera davvero suggestiva.
L'autrice esplora temi complessi come la discriminazione, la schiavitù e il colonialismo, dando vita a una storia che fa riflettere.
I personaggi sono tutti descritti molto bene ed hanno una certa tridimensionalità.
Nahri è una protagonista forte e indipendente, che lotta per trovare il suo posto nel mondo. Dara è un jinn enigmatico e affascinante, con un passato oscuro.
I personaggi secondari sono ben sviluppati e contribuiscono a rendere la storia ancora più coinvolgente.
La trama è ricca di colpi di scena e tiene il lettore incollato alle pagine. L'azione è presente, ma c'è anche spazio per la riflessione e lo sviluppo dei personaggi.
Ammetto, però, che ho fatto un pò fatica a seguire la storia e a capire le diverse tribù, i loro costumi e con chi erano alleati o nemici. Anche a fine libro ero ancora abbastanza confusa.
In definitiva, "La Città di Ottone" è un romanzo fantasy, con un worldbuilding immenso e complesso. Lo consiglio a tutti gli amanti dei mondi magici, delle storie avvincenti e dei personaggi complessi. Se non vi spaventa un pò di confusione iniziale, preparatevi per un viaggio indimenticabile!
Nahri, la protagonista, è una ragazza che cerca di sopravvivere al Cairo, ma la sua vita prende una svolta inaspetata quando incontra Dara, un misterioso jinn. Insieme si avventurano nella leggendaria Città di Ottone, dove Nahri scopre di possedere poteri straordinari e di essere legata indissolubilmente a questa misteriosa città.
Chakraborty ha creato un mondo incredibilmente dettagliato, ispirato a culture e mitologie mediorientali. La Città di Ottone è un luogo vibrante e pericoloso, pieno di segreti e misteri. Certe descrizioni erano talmente dettagliate che mi sembrava di essere lì con Nahri nel mercato affollato pieno dell'odore delle spezie e con il calore del sole sulla pelle.
La magia è un elemento fondamentale della storia e Chakraborty la descrive con dovizia di particolari, creando un'atmosfera davvero suggestiva.
L'autrice esplora temi complessi come la discriminazione, la schiavitù e il colonialismo, dando vita a una storia che fa riflettere.
I personaggi sono tutti descritti molto bene ed hanno una certa tridimensionalità.
Nahri è una protagonista forte e indipendente, che lotta per trovare il suo posto nel mondo. Dara è un jinn enigmatico e affascinante, con un passato oscuro.
I personaggi secondari sono ben sviluppati e contribuiscono a rendere la storia ancora più coinvolgente.
La trama è ricca di colpi di scena e tiene il lettore incollato alle pagine. L'azione è presente, ma c'è anche spazio per la riflessione e lo sviluppo dei personaggi.
Ammetto, però, che ho fatto un pò fatica a seguire la storia e a capire le diverse tribù, i loro costumi e con chi erano alleati o nemici. Anche a fine libro ero ancora abbastanza confusa.
In definitiva, "La Città di Ottone" è un romanzo fantasy, con un worldbuilding immenso e complesso. Lo consiglio a tutti gli amanti dei mondi magici, delle storie avvincenti e dei personaggi complessi. Se non vi spaventa un pò di confusione iniziale, preparatevi per un viaggio indimenticabile!
Blackwater II La diga by
mysterious
reflective
tense
medium-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? It's complicated
- Loveable characters? It's complicated
- Diverse cast of characters? Yes
- Flaws of characters a main focus? Yes
2.0
Dopo l'inondazione che ha sconvolto Perdido, la costruzione di una diga si presenta come l'unica speranza per la cittadina. Ma la quiete è solo apparente: tra segreti incoffessabili, tensioni sociali e un'inquietante serie di sparizioni, la diga si trasforma in un simbolo di minaccia e di morte.
"Blackwater II - La Diga" di Michael McDowell è un romanzo che si avvale di una scrittura evocativa e di una trama ricca di suspense, ma che non riesce a raggiungere la complessità e l'impatto del suo predecessore.
La trama di questo secondo libro si sviluppa lentamente, alternando le vicende dei cittadini di Perdido con la costruzione della diga. L'elemento horror, presente in maniera preponderante nel primo libro, qui è relegato ad una singola scena verso la fine; avrei preferito fosse più presente.
L'ambientazione rimane uno dei punti di forza del romanzo. McDowell descrive con maestria la palude e la diga, creando un'atmosfera cupa e opprimente che permea l'intera storia.
Purtroppo, non sono riuscita ad empatizzare con i personaggi. Li ho trovati piatti e poco sviluppati rispetto al primo libro. Elinor Dammert, in particolare, che nel primo libro era un personaggio complesso e affascinante, in questo sequel risulta meno incisiva e più stereotipata.
"Blackwater II - La Diga" è un romanzo che si lascia leggere, ma non mi ha entusiasmato come il primo libro. Se siete amanti del genere horror e vi aspettate una lettura ricca di suspense e terrore, potreste rimanere delusi. Lo consiglio a chi ha apprezzato l'ambientazione del primo libro e desidera approfondire le vicende dei cittadini di Perdido e della famiglia Caskey.
"Blackwater II - La Diga" di Michael McDowell è un romanzo che si avvale di una scrittura evocativa e di una trama ricca di suspense, ma che non riesce a raggiungere la complessità e l'impatto del suo predecessore.
La trama di questo secondo libro si sviluppa lentamente, alternando le vicende dei cittadini di Perdido con la costruzione della diga. L'elemento horror, presente in maniera preponderante nel primo libro, qui è relegato ad una singola scena verso la fine; avrei preferito fosse più presente.
L'ambientazione rimane uno dei punti di forza del romanzo. McDowell descrive con maestria la palude e la diga, creando un'atmosfera cupa e opprimente che permea l'intera storia.
Purtroppo, non sono riuscita ad empatizzare con i personaggi. Li ho trovati piatti e poco sviluppati rispetto al primo libro. Elinor Dammert, in particolare, che nel primo libro era un personaggio complesso e affascinante, in questo sequel risulta meno incisiva e più stereotipata.
"Blackwater II - La Diga" è un romanzo che si lascia leggere, ma non mi ha entusiasmato come il primo libro. Se siete amanti del genere horror e vi aspettate una lettura ricca di suspense e terrore, potreste rimanere delusi. Lo consiglio a chi ha apprezzato l'ambientazione del primo libro e desidera approfondire le vicende dei cittadini di Perdido e della famiglia Caskey.
The Fates by Rosie Garland
adventurous
challenging
hopeful
tense
fast-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? It's complicated
3.5
Ringrazio Netgalley e Quercus Book per la copia digitale del libro.
Ho voluto richiedere questo libro principalmente per il retelling mitologico delle Moire. Personaggi che mi hanno sempre intrigato perchè misteriose e potenti.
Il mito delle Moire viene anche intrecciato alle storie di Atalanta e Meleagro, criticando la visione maschilista della mitologia.
"The Fates" tratta temi come il destino, il tempo, l'amore e il potere.
Ho apprezzato come in questo libro Zeus sia l'antagonista e abbia paura, cosa rara in questo genere di racconti.
Nonostante l'inizio sia un pò lento e abbia pensato di abbandonarlo quasi subito, a metà le cose si fanno più movimentate e meno confusionarie, attirando così l'attenzione del lettore.
Il livello d'inglese è abbastanza complicato, lo consiglio solo a chi ha una buona conoscenza della lingua e a chi ha già letto molti fantasy in lingua. Ci sono alcune parole tecniche che si fanno fatica a capire anche nel contesto.
Tutto sommato una bella lettura, adatta a chi è appassionato o anche solo curioso di mitologia greca e voglia approfondire la storia delle tre sorelle Cloto, Lachesi e Atropo.
Ho voluto richiedere questo libro principalmente per il retelling mitologico delle Moire. Personaggi che mi hanno sempre intrigato perchè misteriose e potenti.
Il mito delle Moire viene anche intrecciato alle storie di Atalanta e Meleagro, criticando la visione maschilista della mitologia.
"The Fates" tratta temi come il destino, il tempo, l'amore e il potere.
Ho apprezzato come in questo libro Zeus sia l'antagonista e abbia paura, cosa rara in questo genere di racconti.
Nonostante l'inizio sia un pò lento e abbia pensato di abbandonarlo quasi subito, a metà le cose si fanno più movimentate e meno confusionarie, attirando così l'attenzione del lettore.
Il livello d'inglese è abbastanza complicato, lo consiglio solo a chi ha una buona conoscenza della lingua e a chi ha già letto molti fantasy in lingua. Ci sono alcune parole tecniche che si fanno fatica a capire anche nel contesto.
Tutto sommato una bella lettura, adatta a chi è appassionato o anche solo curioso di mitologia greca e voglia approfondire la storia delle tre sorelle Cloto, Lachesi e Atropo.
La piena by Michael McDowell
mysterious
tense
medium-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? It's complicated
- Loveable characters? It's complicated
- Diverse cast of characters? It's complicated
- Flaws of characters a main focus? Yes
3.0
Un'inondazione improvvisa sconvolge la quiete della piccola Perdido, una cittadina immersa nella palude malsana ed opprimente del Sud America, dando inizio ad una serie di eventi tragici e inaspettati. "Blackwater: La Piena" di Michael McDowell ci invita ad addentrarci in questo scenario gotico, dove le cose non sono mai come sembrano.
La parte che mi ha più affascinato è l'ambientazione. La cittadina di Perdido, in Alabama, è descritta in modo vivido e suggestivo. L'atmosfera gotica e decadente è palpabile e contribuisce a creare un senso di inquietudine e mistero.
I personaggi sono ben delineati e complessi, ognuno ben caratterizzato e con le loro ombre e le loro luci. Elinor Dammert, in particolare, è un personaggio affascinante e inquietante allo stesso tempo. Mi ha incuriosita sin da subito. Unica nota negativa per quanto riguarda i personaggi è che la caratterizzazione di alcuni personaggi secondari risulta un pò stereotipata e poco originale.
Ho fatto fatica ad empatizzare con i vari personaggi. Alla fine del libro solo Elinor mi aveva fatto provare qualcosa.
Tutto sommato è una storia che si fa leggere con qualche colpo di scena macabro e inquietante. Soprattutto all'inizio è un pò lento, poi però si riprende. Il finale lascia alcune questioni in sospeso per il prossimo libro.
Consiglio questo libro a chi apprezza il genere gotico e horror e ama le atmosfere cupe e misteriose.
La parte che mi ha più affascinato è l'ambientazione. La cittadina di Perdido, in Alabama, è descritta in modo vivido e suggestivo. L'atmosfera gotica e decadente è palpabile e contribuisce a creare un senso di inquietudine e mistero.
I personaggi sono ben delineati e complessi, ognuno ben caratterizzato e con le loro ombre e le loro luci. Elinor Dammert, in particolare, è un personaggio affascinante e inquietante allo stesso tempo. Mi ha incuriosita sin da subito. Unica nota negativa per quanto riguarda i personaggi è che la caratterizzazione di alcuni personaggi secondari risulta un pò stereotipata e poco originale.
Ho fatto fatica ad empatizzare con i vari personaggi. Alla fine del libro solo Elinor mi aveva fatto provare qualcosa.
Tutto sommato è una storia che si fa leggere con qualche colpo di scena macabro e inquietante. Soprattutto all'inizio è un pò lento, poi però si riprende. Il finale lascia alcune questioni in sospeso per il prossimo libro.
Consiglio questo libro a chi apprezza il genere gotico e horror e ama le atmosfere cupe e misteriose.