chiara_calime's reviews
769 reviews

Jonathan Strange & Mr Norrell by Susanna Clarke

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5.0

La scrittura della Clarke è veramente incredibile, ti trasporta in questo mondo così familiare eppure così fantastico, un mondo in cui la magia impregna ogni albero, ogni libro, ogni soffio di vento.
Uno dei migliori fantasy che abbia mai letto
L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello by Oliver Sacks

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4.0

Sacks scrive davvero magnificamente ed è impossibile non rimanere incollati alle pagine e empatizzare con le storie incredibili di questi pazienti.
L'argomento poi mi affascina molto perciò ho adorato questo libro, soprattutto perché alla parte clinica affianca delle riflessioni metafisiche, filosofiche ed emotive molto belle.
Il re delle cicatrici by Leigh Bardugo

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2.0

Non ci siamo affatto. Ho adorato la duologia dei corvi ma non ho letto la trilogia grisha e questo libro, nonostante venga presentato come una nuova trilogia, è praticamente il 4 libro della grisha, con personaggi veramente poco interessanti (zoya inconsistente come carta velina, Nicolaj che dell'apparizione dai corvi era un figo e qui una lagna, Nina che sembra un'altra, i secondari inesistenti), una trama che sinriduce a infinite pippe mentali dei protagonisti che non portano a nulla, e un finale francamente imbarazzante.
Lo scenario politico era interessantissimo, c'erano 100 cose più interessanti di cui parlare dalla jurda parem al conflitto tra fjerda e shu, ma la Bardugo inspiegabilmente si concentra sulle elucubrazioni adolescenziali di personaggi che sembrano non aver nulla da dire.
Delusione totale.
Cuore di tenebra by Joseph Conrad

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2.0

Il racconto di Conrad è un classico sicuramente non provo di fascino, la natura selvaggia è descritta in modo molto vivido e il percorso del protagonista alla ricerca del leggendario Kurtz è di quelle cose che volenti o nolenti rimangono nell'immaginario collettivo. Eppure non sono riuscita ad apprezzare questo libro pienamente.
L'autore vuole attuare una critica al colonialismo attraverso l'idea
che l'uomo bianco, intriso di un senso di superiorità, alla fine è tanto selvaggio quanto i territori più inesplorati dell'Africa e non molto diverso nel profondo del suo essere da coloro che chiama selvaggi. Un concetto che mi rendo conto nell'epoca in cui questo libro usciva era persino rivoluzionario, ma che oggi risulta invecchiato non proprio benissimo, il libro infatti risulta abbastanza razzista in molti aspetti e anche colonialista nonostante tutto, descrivendo l'africa e gli africani come selvaggi, sostanzialmente genti animaleschi e semplici, inoltre la parola n***o è ripetuta più e più volte, ovviamente va contestualizzata a quel periodo storico ma ecco non proprio piacevolissimo da leggere.
La prosa di Conrad è davvero ottima, mi ha ricordato Hemingway in più punti, e con lui condivide anche una certa ridondanza e quella tendenza a piacersi un po' troppo che io non amo particolarmente.
Povera gente by Fyodor Dostoevsky

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4.0

Questo è un romanzo minore del grande autore e suo esordio, ma nonostante ciò è assolutamente da riscoprire e da leggere, perché raramente mi sono trovata così coinvolta in una storia d'amore. Varvara Dobroselova e Makar Alekseevič Devuškin sono cugini di secondo grado, abitano sulla stessa strada e si amano di un amore tenero e commovente, come le lettere che si scambiano in cui il racconto della rispettiva povertà non riesce mai a scalfire il sentimento che traspare dalle loro parole. Bellissimo.

P.S. ho ascoltato l'audiolibro, letto da Paola De Crescenzo e Danilo Nigrelli, davvero stupendo