melanto_mori's reviews
122 reviews

Mortina by Barbara Cantini

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3.0

Carino, godibile, ma non indimenticabile.
Non l'ho trovata così divertente come preannunciava il sottotitolo.
Però i disegni sono molto carini, e anche i nomi scelti dei vari personaggi.
Carina anche l'impostazione grafica generale, con le piccole note relative agli oggetti.
Rosso, Bianco & Sangue Blu by Casey McQuiston

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5.0

Voto: 5+

Io capisco perché, tra i contatti, ho chi ha adorato questo libro, chi l'ha considerato "meh" e chi lo ha schifato. Riesco a intravvedere le motivazioni di tutti, ma per me questo romanzo è un "WIN ASSOLUTO".
Dinamico, ben strutturato, ben scritto, ottima caratterizzazione dei personaggi, DIVERTENTE, con una sottotrama interessantissima, una favola VERA. Non una favoletta, ma una vera favola. Una di quelle belle da leggere e incredibilmente coinvolgenti dove ti trovi subito a fare il tifo, dove resti malissimo in svariate occasioni, dove a una certa ti parte il pugno chiuso e il "Sì!!!" di rivalsa.

Alex e Henry sono due personaggi davvero incredibili: per la vita che conducono, per il ruolo che hanno, per le conoscenze che hanno assorbito e per tutti gli eccessi in mezzo cui si districano o da cui si lasciano fagocitare e risputare come degli stracci usati.
Non hanno vite qualunque, non possono agire come il primo ragazzo che trovi per strada: hanno tutto schedulato e controllato, una notorietà che travalica i confini delle proprie Nazioni e che deve rinunciare a qualcosa, a volte anche a MOLTO DI PIU'.
Amo l'origine latina di Alex.
Amo l'educazione e la sensibilità di Henry.
E ho amato tutti i personaggi che sono gravitati loro attorno. La McQuiston ha saputo caratterizzare ciascuno in maniera molto precisa, e non ci si può non affezionare anche a personaggi di contorno come Cash, Amy, Zahra e Shaan. Un pochino (ma poco, eh!) si finisce per voler bene pure a Pip (e ho detto tutto XD)!

Ma uno degli elementi che più mi ha incollata alla lettura è stata di certo la sottotrama politica e tutto ciò che le è ruotato attorno: le relazioni diplomatiche, gli intrighi elettorali, la guerra per accaparrarsi consensi e sostegno. Una parte di trama che forse avrei voluto venisse sviluppata ancora di più, anche a costo di rubare un po' di spazio alla relazione Alex-Henry; difatti ho preferito un po' di più la prima parte e avrei tagliato volentieri qualcosa delle email che i due rampolli si scambiano - e che non sempre mi hanno convinto.

Non è credibile? Non è realistico? È troppo "favolistico"?
Non è importante, perché è tutto perfettamente calato nel contesto narrativo. Non mi ha mai lasciato con la sospensione dell'incredulità. Questo che vuol dire? Che è coerente. La storia è coerente, la narrazione è coerente, l'intero snodo è coerente. Dopotutto è stata l'autrice stessa a premettere subito che il suo romanzo non vuole essere un trattato di politica e rapporti internazionali (anche se una presidente come Ellen Claremont se la meriterebbe il mondo intero).
Quindi, consiglierei a chiunque voglia approcciarsi alla lettura di questo libro di prenderlo per quello che è: un OTTIMO romance lgbt, avvincente, divertente e sopra le righe.
Muchacho : édition intégrale by Emmanuel Lepage

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5.0

Muchacho è stato il mio incontro con Lepage.
Prima di leggere questa opera e vedere la sua mostra al Museo del Fumetto di Bruxelles non lo avevo mai sentito nominare; l'amore per le graphic novel lo sto scoprendo solo in tempi molto recenti, preferendo concentrarmi su quelle italiane.
Ma quando ti trovi davanti a delle tavole immense per la loro forza espressiva, per i colori e per i paesaggi così precisi è difficile restare indifferenti.

SpoilerMuchacho intreccia, nell'immensa abilità di Lepage, una storia che affonda le radici in eventi storici reali (la Rivoluzione Sandinista del Nicaragua), in cui si collega e sviluppa la vicenda di Gabriel: la sua innocenza e ingenuità che lo ha portato a indossare l'abito per diventare prete, le sue enormi abilità nel disegno che a poco a poco rivelano di lui molte ombre e passioni e poi l'incontro con i rivoluzionari che le faranno emergere con forza, quasi a farle esplodere. Da ragazzo, Gabriel diventa uomo, si innamora, soffre e perde le persone a lui care, mentre tutt'attorno la storia non si ferma, il paese cambia e tutto continua anche se lui non sarà più la persona che era.
Ma questa è la vita.
Yuyin by Corinna Corti, Corinna Corti

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5.0

Non pensavo sarei riuscita a finirlo entro il mese, visto che ero ferma a metà da tutta un'altra serie di problemi assolutamente non inerenti con questo romanzo. E invece... ho fatto una volata nel finale che era assolutamente azzeccata con tutto quello che succede.
Perché questo libro, a dispetto della sua lunghezza, è una corsa continua.
Una corsa FANTASTICA.
Credo che "Yuyin" sia il lavoro migliore tra quelli che Corinna ha pubblicato in solitaria.
A parte l'idea che trovo originalissima, c'è tutto un caleidoscopio di personaggi bellissimi, sfaccettati, caratterizzati alla perfezione che vi sembrerà impossibile staccarvi dalla lettura.
La protagonista è TOP. Amata dalla riga uno all'ultimo punto dei ringraziamenti.
Hunt è il prototipo della protagonista femminile che AMO e che parte dal presupposto base del "prima ti meno e poi ti chiedo che vuoi", che per me è ORO.
Carter, poi, è un imbecille totale, ma gli si vuol bene come fosse normale XD
E così di tutti si potrebbe dire qualcosa, ma non la dirò, perché voglio che questa recensione sia senza spoiler, per una volta, così che tutti possano leggerla.

Altro punto a favore di questo romanzo è l'ambientazione. Per quanto l'autrice dica di non essere mai stata a Hong Kong, io ho trovato l'ambiente "parte" della storia, e ogni descrizione credibile. Mi ha permesso di avere un'immagine chiara della città, giusta o sbagliata che sia, ma che comunque crea questo sottofondo dinamico, tecnologico e tradizionale insieme, pieno di neon e draghi cinesi, e mercati e futurismi, in cui questi protagonisti si muovono e corrono e affrontano la loro storia dall'inizio alla fine.
Inoltre c'è che lo stile di Corinna a me è sempre piaciuto un sacco, fin da "Escape". In questo testo è ancora più ironico (ho sottolineato un sacco di parti FANTASTICHE XDDD), non ho trovato un solo momento di "vuoto", tutto è perfettamente collegato in sequenza e non mi sono mai "stancata" della lettura.
Tant'è che io mi domando come sia possibile che questo romanzo abbia così poche review. Per me finisce dritto in cima ai migliori romance letti quest'anno e scalza pure "Rosso, Bianco e Sangue Blu" che ho adorato, ma trovo che la complessità di trama e la caratterizzazione dei personaggi di Corinna sia addirittura migliore (poi, oh, sarà che io ho un debole per l'azione e qui ce n'è a palate! *w* *bimba felice*).

Consigliatissimo!
Assolutamente!

PS: aggiungo che il significato del termine "Yuyin" è davvero molto molto bello! *-*
The Ghost Writer by Juls S.K. Vernet

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5.0

Troppo, troppo carino!
A parte che è scritto benissimo e ha quell'ironia sottile dall'inizio alla fine che ho adorato. *-*
Noi che scriviamo, siamo tutti sotto sotto un po' degli Alvise Zen. XD mi aspetto di fare quella fine, prima o poi. E non credo mi dispiacerebbe. XD
Adorabile anche il buon Molin.
Il finale era proprio quello in cui speravo! <3
Sette minuti dopo la mezzanotte by Patrick Ness

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5.0

Questo libro era da tempo nella mia libreria. Così come era da tempo che volevo leggerlo, ma ogni volta succedeva qualcosa che me la faceva rimandare, mettere da parte, posticipare.
L'avevo programmato per questo ottobre, ma le cose sono cambiate e mi sono trovata a leggerlo ora.
Penso che a volte siano i libri a decidere quando è giunto il momento di affrontarli, il mio doveva essere proprio questo.

Questo testo non cerca di consolare, non giudica né giustifica. Illustra le cose per quello che sono, senza dare lezioni né morali. Dopo averlo letto non ti sentirai meglio, non avrai trovato l'illuminazione ma forse sarai un passo più vicino ad accettare che le cose accadono e che sono oltre noi e abbiamo tutto il diritto di essere arrabbiati e di volerle combattere, anche se fanno male.
Le cose accadono e non sempre le possiamo fermare.

La scrittura di Ness è semplice, pulita, senza fronzoli e questo romanzo dovrebbe essere letto soprattutto da chi vive o sta vivendo o ha vissuto la stessa situazione di Conor.
Perché ognuno lo è dentro, anche se ha superato l'adolescenza da tempo, e ognuno avrebbe bisogno di avere un mostro accanto.
Jurassic Park by Michael Crichton

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1.0

DNF.
Con enorme dispiacere.

Ci ho provato, davvero. Sono andata ben oltre il limite che mi diceva che "anche no", proprio perché ci tenevo. Ho amato il film (il primo, ovviamente) e il riassunto di ciò che vorrei dire potrebbe essere: vedetevi il film e lasciate perdere il libro.
Se proprio ci dovessi lasciare più di due parole, sarebbero:
- infodump con la pala.
- prolissità inutile.
- troppi pdv che non hanno una reale funzione alla trama.
- personaggi estremizzati in eccesso e altri piatti come una tavola.


La prima volta che ho letto un libro di Crichton è stato con il volume uscito postumo, dedicato ai pirati. Mi ero detta: "Mah, forse è colpa del fatto che magari è morto prima che fosse completo al 100%". Per questo ho voluto dargli una seconda possibilità con un libro che ero certissima mi sarebbe piaciuto.
E invece.
Un inizio lentissimo, così lento che alla fine non parte mai.
Ho atteso il momento di azione, la famosa scena del tirannosauro (pietra miliare del cinema) e non ha nemmeno un briciolo della tensione di quella conosciuta nel film. Dialoghi scialbi per buona parte, lezioni di paleontologia noiosissime che, okay, ho capito che hai studiato, ma non devi inserire tutto nel libro.
Struttura narrativa di gran lunga migliore nel film, proprio a livello di concept e di reazioni dei personaggi.
Un Hammond che pare abbia qualche tara mentale e non sia solo l'eccentrico idiota del film.
Grant trasparente (delusionissima T_T).
Marmocchi odiosi a livelli illegali.
Scene di azione confusionarie (a quella del tirannosauro sono dovuta tornare indietro più volte).
Penso che l'unico che si salva e che continua a rimanere affine al personaggio conosciuto anche nel film sia Ian Malcolm (l'unico che fa anche dialoghi più intelligenti e di spessore).
Salvo anche Gennaro, che nel film è stato praticamente sostituito a Ed Regis (un vero peccato, nel libro era molto più valido).

Solitamente con i DNF non lascio stelline, ma qui sono arrivata a più di metà del testo.
Tabula Rasa by Mary Durante

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4.0

Voto: 3,85 ⭐
Devo dire che mi ha dato piuttosto da penare assegnare un voto a questo romanzo. Ho provato a fare una media tra alcuni aspetti che mi sono piaciuti moltissimo e altri che non mi hanno convinto del tutto.

Allora, partiamo da cosa ho amato!
Di sicuro la strutturazione della storia! Mi è piaciuta moltissimo, e penso che la si comprenda al meglio solo verso la fine, quando hai l'intero quadro d'insieme e quindi capisci tante cose lette in precedenza.
Questa scelta, permette di apprezzare allo stesso modo anche le caratterizzazioni dei personaggi (altra cosa che mi è piaciuta molto): per quasi la sua totalità, la storia è filtrata attraverso lo sguardo di Tyler. E quindi vediamo la differenza tra il prima e il dopo e come anche la figura di Butch venga filtrata attraverso gli occhi di Tyler.
E mi è piaciuta la necessità di Tyler di ricercare il piacere attraverso il dolore, e il modo in cui l'autrice ha diviso le diverse sensazioni tra un dolore voluto e uno subito.
(Tra i due, di certo Butch personaggio preferito! XD adoro gli scorbutici, dal cuore buono)

Cosa, invece, non mi ha convinta o comunque mi ha lasciata con un po' di insoddisfazione.
La trama è molto lineare e semplice (in alcuni passaggi un po' prevedibile), ma ho trovato sia stata dilungata troppo. Soprattutto la prima parte, presenta una certa ridondanza di concetti ed espressioni che vengono marcati spesso e hanno appesantito la lettura.
Il background è solo accennato, ma mi avrebbe fatto piacere trovare qualcosa di più costruito e approfondito.

In generale è una storia che affronta temi importanti e, secondo me, li affronta bene. Soprattutto ho apprezzato il fatto che l'amore non cancella determinate ferite, se sono in profondità, e queste rimangono, tornano, non vengono dimenticate.
Da questo punto di vista trovo si sia fatto davvero un gran lavoro! ❤️